Nadia - Il mistero della pietra azzurra (ふしぎの海のナディア Fushigi no umi no Nadia?, lett. "Nadia del mare dei misteri"), noto anche col sottotitolo internazionale The Secret of Blue Water, è una serie televisiva anime prodotta dallo studio Gainax e diretta da Hideaki Anno, alla sua prima esperienza da regista per una serie televisiva. Racconta le avventure di Nadia, una giovane acrobata del circo ignara delle sue origini, e Jean, un ragazzo francese con la passione per l'ingegneria, che si ritrovano a bordo del sottomarino Nautilus coinvolti nello scontro tra il misterioso capitano Nemo e l'organizzazione di Neo Atlantide guidata da Gargoyle, che punta a dominare il mondo.
La serie è stata trasmessa in Giappone dal 13 aprile 1990 al 12 aprile 1991 su NHK per un totale di 39 episodi. Dopo la serie televisiva venne prodotto anche un film sequel intitolato Nadia e il mistero di Fuzzy. L'edizione italiana debuttò nel luglio 1991 su Italia 1 in una versione lievemente censurata e adattata dal titolo Il mistero della pietra azzurra. Nel 2003 la Yamato Video curò una nuova edizione in versione integrale dal titolo Nadia - Il mistero della pietra azzurra, distribuito in DVD e contenente tutti gli episodi e il film con un nuovo adattamento e doppiaggio. La versione integrale della serie nell'adattamento Yamato Video venne trasmessa per la prima volta in televisione a partire dal 1º luglio 2010 sul canale satellitare Man-ga[1].
Il mistero della pietra azzurra 1080p
È il 1889 e, durante l'Esposizione Universale di Parigi, Nadia, una ragazza quattordicenne orfana e dalla pelle scura che lavora come acrobata in un circo e sta sempre insieme a un leoncino di nome King, incontra Jean, un suo coetaneo. Il geniale inventore, recatosi a Parigi in compagnia dello zio per presentare il suo prototipo di aeroplano, s'innamora a prima vista di lei. I due e King devono però sfuggire a un tentativo di rapimento da parte di un trio di avventurieri, Grandis, Hanson e Sanson, che vogliono impossessarsi del gioiello che Nadia porta al collo, una pietra azzurra. Jean, Nadia e King riescono a fuggire grazie all'aereo del giovane inventore, ma naufragano nell'Oceano Atlantico a causa di un guasto. Vengono tratti in salvo da una nave da guerra impegnata nella caccia ad un misterioso "mostro marino" che da tempo sta imperversando in quelle acque, affondando le navi di passaggio, e incontrano per la prima volta Ayrton. Di lì a poco il mostro attacca la nave e durante il terribile scontro i due ragazzi e il leoncino sono di nuovo sbalzati in mare assieme al loro aereo. A salvarli questa volta è un avveniristico sottomarino, il Nautilus, il cui equipaggio è comandato dal misterioso capitano Nemo, possessore di un'altra pietra azzurra. A bordo Nadia e Jean scopriranno che il mostro marino al quale le marine di tutto il mondo danno la caccia sono in realtà il Nautilus e i suoi diretti nemici, i sottomarini di Neo-Atlantide Garfish, responsabili degli affondamenti delle navi.
L'aereo viene riparato dall'equipaggio del Nautilus e Jean e Nadia possono ripartire con King, ma poco dopo il decollo, mentre essi stanno sorvolando un'isola, il velivolo viene abbattuto da un colpo sparato da terra. I passeggeri si salvano fortunosamente e scoprono che l'isola è in realtà la base segreta dell'organizzazione di Neo-Atlantide da cui partono i Garfish. Neo-Atlantide è governata da Gargoyle, e aspira al dominio sul mondo tramite lo sconvolgimento dei commerci navali e la progressiva ricostruzione di misteriose tecnologie appartenenti ad una civiltà perduta: Atlantide. Sull'isola Nadia e Jean incontrano la piccola Marie, una bambina di 5 anni, alla quale i neo-atlantidei hanno ucciso i genitori e la cui situazione rivela loro la crudeltà dell'organizzazione Neo-Atlantide. Stranamente Gargoyle sembra conoscere perfettamente Nadia e il suo passato, tentando di catturarla per impossessarsi della sua pietra azzurra. Nadia, Jean e Marie sono quindi obbligati ad allearsi con Grandis, Hanson e Sanson, che erano riusciti a raggiungerli, cercando di sfuggire ai tentativi di cattura da parte delle truppe di Neo-Atlantide. Nel frattempo sull'isola, Gargoyle sperimenta la Torre di Babele, una prima super-arma ottenuta dalle antiche tecnologie di Atlantide. Il potere della Torre è così grande da poter vaporizzare un'isola nelle vicinanze, ma la macchina può effettuare solo un test a causa di un malfunzionamento: la componente mancante, infatti, è la misteriosa pietra azzurra di Nadia, senza la quale i surrogati neo-atlantidei sono inutili. Nadia, Jean, Marie e King, insieme al trio di avventurieri, vengono salvati nuovamente dal Nautilus, mentre la base di Neo-Atlantide viene distrutta dall'esplosione della Torre di Babele.
L'origine della serie risale alla metà degli anni 70, quando un giovane Hayao Miyazaki venne incaricato dalla casa di produzione Toho di sviluppare delle idee per possibili serie televisive. Uno dei concept creati fu Il giro del mondo sotto ai mari, ispirato ai romanzi di Jules Verne Due anni di vacanze e Ventimila leghe sotto i mari, in cui i due protagonisti in fuga dai cattivi si imbattono nel sommergibile Nautilus ed intraprendono un avventuroso viaggio intorno al mondo in compagnia del capitano Nemo. La serie non venne prodotta, tuttavia la Toho ne conservò i diritti e Miyazaki riutilizzò alcuni elementi del progetto per alcune sue opere successive, come Conan il ragazzo del futuro e Laputa - Castello nel cielo[3][12]. Per questo motivo, quando poi Nadia - Il mistero della pietra azzurra venne realizzato, esso presentò delle forti affinità con i film del cineasta d'animazione pur non essendo direttamente ispirato ad essi[12].
Altri cambiamenti introdotti in fase di produzione riguardano la sceneggiatura. Nella prima bozza dell'epilogo redatta dal regista Hideaki Anno, infatti, Nadia diventa giornalista (idea utilizzata poi per il lungometraggio Nadia e il mistero di Fuzzy) per il The New York Times, Sanson studia recitazione e sposa Grandis, Hanson e Jean vanno a studiare in Germania, mentre un radiofaro farà in modo che gli abitanti di M78 giungano sulla Terra nel 1999. Già previsto fin dall'inizio, l'epilogo avrebbe dovuto essere ambientato molti anni dopo gli eventi della serie, il 6 agosto 1945 a Le Havre, dove Jean e Nadia ormai anziani apprendono sgomenti dal Paris Match del bombardamento atomico di Hiroshima[16].
Oltre alle già citate influenze del cinema di Hayao Miyazaki, Il mistero della pietra azzurra contiene numerosi riferimenti ad altri anime e manga. Grandis, Sanson e Hanson, ad esempio, sono un omaggio ai cattivi delle serie Time Bokan: il Trio Drombo, mentre il character design del capitano Nemo è basato su quello di Bruno J. Global di Fortezza superdimensionale Macross, con alcune influenze di Capitan Harlock e di Jūzō Okita de La corazzata Yamato[19]. Il regista Anno ha riutilizzato nella serie alcuni nomi presenti nella sua prima opera d'animazione ad episodi Punta al Top! GunBuster. Ad esempio quelli originari del Nautilus e del Nuovo Nautilus, Eritrium ed Exelion, erano già stati assegnati alle due grandi navi spaziali che appaiono nella precedente serie. Nell'episodio 14, la Scogliera 64 è un riferimento a Leaf 64, gigantesco astro verso il quale si dirige l'Exelion nel terzo episodio di GunBuster. Inoltre l'arma del robot GunBuster chiamata "Homing Laser" è esattamente la stessa, anche per animazione, che il capitano Nemo utilizza durante la battaglia contro il Red Noah[20]. Il ponte del Nautilus riprende quello dell'astronave SDF-1 in Macross e dell'Alpha in Latitudine zero; l'aspetto del Nuovo Nautilus è basato sulla Yamato e sulla Andromeda de La corazzata Yamato e sull'astronave Moonlight SY-3 de Gli eredi di King Kong; il design del Red Noah, invece, è basato sulle fotografie artefatte degli UFO, scattate da George Adamski[19][20].
Ruolo di rilievo occupa anche il tema dell'ineluttabilità del destino. Mentre Nadia progressivamente scopre le sue origini, si rende anche conto di quale deve essere il suo fato in quanto custode della pietra azzurra e ne è spaventata, al punto da desiderare di rimanere per sempre sull'isola per il resto della sua vita, in pace e al sicuro, e di tentare per ben due volte di disfarsi dell'oggetto. Ma alla fine ella comprende che deve aprirsi al suo destino e facendo ciò ottiene il pieno potere della pietra e la libertà di decidere da sola della sua vita. Anche il capitano Nemo, che sente la responsabilità di non essere riuscito a fermare Gargoyle ai tempi di Tartesso, accetta di dedicare la sua vita a combattere il nemico, fino ad accettare serenamente la morte come espiazione dei suoi peccati e come mezzo di scambio per la vita dei suoi cari[22].
La prima edizione in italiano della serie è stata curata da Deneb Film per conto di Fininvest sotto la direzione di Lidia Costanzo e Federico Danti; alla traduzione hanno lavorato Marina Mocetti Spagnuolo e Luisella Sgammeglia, mentre i dialoghi italiani sono stati affidati a Cristina Robustelli e Sergio Romanò. La prima trasmissione televisiva è avvenuta dal 1º luglio al 20[senza fonte] settembre 1991 con il titolo Il mistero della pietra azzurra su Italia 1 e Rete 4: inizialmente andò in onda nella fascia oraria preserale di Italia 1 (dalle 20:00 alle 20:30)[26] finché a inizio agosto quest'ultima fu soppressa su decisione della rete; pochi giorni dopo la serie venne trasferita in orario pomeridiano all'interno del programma per ragazzi Ciao Ciao (in onda prima su Italia 1, poi su Rete 4 dal 26 agosto), che propose anche gli episodi inediti[27]. Alcune puntate furono trasmesse in fascia preserale anche su Rete 4 all'interno del programma I Cartonissimi[28]. Come altri cartoni trasmessi su Fininvest, questa versione ha subito diverse censure, rimuovendo interamente o sostituendo con fermi immagine alcune scene in cui compaiono sangue o nudità. I dialoghi in cui Gargoyle (Argo nel primo doppiaggio) si riferisce agli Atlantidi come dèi sono stati parzialmente modificati (mentre i riferimenti all'Antico Testamento sono presenti in entrambi i doppiaggi). Nell'episodio 13 (Marie è in pericolo) è stata completamente rimossa una sequenza che ha come sottofondo musicale la canzone della sigla di testa giapponese; inoltre l'episodio 34 (La mia adorata Nadia) che contiene numerose canzoni, non è stato trasmesso[29]. L'edizione Fininvest fu replicata alcune volte nel corso degli anni su Italia 1, Canale 5 e Italia Teen Television. Venne inoltre pubblicata prima parzialmente in sei videocassette nella collana Bim Bum Bam Video tra il 1991 e il 1992 e poi completamente in una collana di VHS editoriali distribuita nel 2002/2003 da Hobby & Work in collaborazione con Yamato Video. 2ff7e9595c
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